Les photographes italiens de rink hockey : Elisa Ercego
Francesco Stevan continue son tour des photographes italiens de rink hockey. Rencontre avec Elisa Ercego...
Par alfathor

Per la versione italiana si prega di scendere in fondo alla pagina
Entretien
Bonjour Elisa, y a t’il une équipe de rink hockey que tu aimes photographier plus particulièrement ?
Quand j’ai commencè, il y a 6 ans, je suivais l’èquipe de Valdagno, maintenant j’accompagne Breganze depuis quelque années. J’ai changé pour plusieurs raisons, surtout familiales. Mon mari est reporter et il suis Breganze également.
D’où vient ta passion pour le rink hockey et qu’est-ce qui te motive à photographier ce sport ?
Je crois avoir toujours eu la passion pour ce sport. Quand j’étais enfant, je patinais et les filles faisaient seulement du patinage artistique. Le rink-hockey était uniquement pour les garcons, surtout là où je vis. Malheuresement, à Valdagno la situation n’a pas changé. Les filles doivent se déplacer pour trouver une équipe.
Mon premier match, je l’ai vu avec mon mari, un match engagé de Valdagno contre Viareggio qui se jouait dans la vieille salle « Lido » en 2007. La photographie est une autre de mes passions que j »ai depuis toute jeune. Mon mari a été mon professeur. Il m’a encouragée à suivre ce sport avec mon appareil photo. La possibilité de jouer avec une crosse est restée un rêve.
Qu’est-ce qui te plait dans ce sport ?
J’aime tout de ce sport. Comme je l’ai déjà dit, même si je n’ai jamais joué, j’ai la possibilité de vivre le rink-hockey a travers ma caméra. Le hockey est un sport très rapide, où la capacité des joueurs est au service des équipes pour arriver au même but. Dans le sport, avant la victoire, comptent surtout les valeurs que les joueurs mettent dans le rink comme la confiance envers les autres, le respect, l’esprit d’équipe et la loyauté.
Y-a-t’il des photos qui ont une signification particulière pour toi par les emotions qu’elles suscitent ?
Il y a beaucoup de photos que j’aime. Celles que je préfère sont celles où deux amis s’embrassent, comme Mattia Cocco et Riccardo Gnata après le dernier match des playoffs de la saison passée. Deux photos que j’ai prises pendant les matchs joués de Breganze contre Monza et Trissino.
Quelle a été ta plus grande satisfaction depuis tu photographies le rink hockey ?
Quand mon travail est apprecié ! Il m’est arrivé qu’un dirigeant d’une équipe en parlant avec moi et mon mari et qu’il fasse des éloges sur mes photos sans savoir que c’etait moi que les avait faites. Pour moi la chose la plus importante est que mes photos soient appréciées !
As-tu une technique photographique que tu aimes en particulier ?
Je suis une photographe amateur, pas professionelle. Je n’ai pas pris de cours. Je suis autodidacte et j’ai appris sur le rink. Je suis très instinctive et je suis le match du début à la fin derrière ma caméra sans jamais lever les yeux. Quand je sens que quelque chose est en train de se passer, je prends la photo. Désormais je connais le jeu et la façon font les joueurs bougent sur le terrain. C’est comme faire l’observation ornithologique.
Est-ce que tu en ferais un métier ?
J’aimerais bien ! Peut-être quand je serai à la retraite ? Mais c’est difficile !
Comment concilies-tu cette passion et le temps consacrée à ton travail ou à ta famille ?
Avant de devenir mère, je n’avais pas de problèmes. Maintenant je dois faire le grand écart pour trouver le temps de suivre les matchs, faire les photos et les imprimer. Heureusement ma belle-mère est aussi passionnée de ce sport et donc le samedi soir elle est à la salle avec mon enfant et mon mari. Elle fait le baby-sitting et moi je photographie !
Grazie Elisa !
Interview (version italienne
C’è una squadra che segui maggiormente? Perché?
Seguo il Breganze da un po’ di anni. Quando ho iniziato, circa 9 anni fa, seguivo il Valdagno. Ho cambiato per varie ragioni, soprattutto familiari. Mio marito Ivo fa il cronista x la studio 7 hd e segue il breganze.
Da dove nasce questa tua passione per l’hockey pista e quali sono i motivi per cui hai deciso di fotografare questo sport?
Credo di avere sempre avuto passione per questo sport, è una cosa innata. Da bambina pattinavo, ai miei tempi alle femmine era consentito solo fare pattinaggio artistico, l’hockey era uno sport solo maschile, specialmente in una realtà di provincia come quella dove vivo io. Purtroppo anche oggi l’hockey femminile fa fatica a decollare nella mia vallata, cosìcchè molte ragazze che vogliono praticare questo sport devono cambiare piazza. La mia prima partita l’ho vista in compagnia di mio marito, era un match « caldo » Valdagno contro Viareggio, era il lontano 2007, pista vecchio lido :) partita combattuta e al cardiopalma. La fotografia è un’altra passione che mi ha sempre accompagnato fin da bambina. Diciamo che la passione per questo sport mi ha incentivato a impugnare una macchina fotografica. Mio marito mi ha incoraggiato ed è stato il mio primo maestro e mentore. Non potendo impugnare una stecca (sogno che per me è rimasto nel cassetto), ho deciso di seguire questo sport e raccontarlo con la mia macchina fotografica. Ho iniziato con la studio 7, stagione 2009-2010 a Valdagno.
Che cosa ti piace in particolare di questo sport?
Che cosa mi piace di questo sport…direi tutto! sarebbe come dire, che cosa ti piace della tua vita? è una cosa innata. Un sogno rimasto nel cassetto che ho la possibilità di vivere nelle gesta degli atleti protagonisti in campo e in panchina. E’ uno sport dinamico e veloce, uno sport di squadra dove le abilità e le doti del singolo si mettono al servizio della squadra, si crea complicità, si crea un gruppo coeso e compatto e si gioca per un obiettivo. Ma nello sport prima della vittoria contano i valori che si mettono in campo, prima di tutto lo spirito di squadra, la solidarietà, il sostegno e la fiducia reciproca e il rispetto per l’avversario e la lealtà.
Ci sono delle foto che per te hanno un significato particolare per le emozioni che ti ricordano? (fammi due esempi)
Ogni partita è una storia che io racconto con le mie foto; ci sono tante foto che potrei indicare. Le mie preferite sono: quella relativa all’abbraccio di due amici, Cocco e Gnata, dopo l’ultima partita dei play-off della scorsa stagione e due foto che immortalano due momenti dei match del Breganze contro Monza e Trissino
Qual è la più bella soddisfazione che hai avuto da quando fotografi il mondo dell’hockey pista?
Venire apprezzata per il mio lavoro. Mi è capitato di sentire un dirigente di una squadra farmi un elogio senza sapere che la persona di cui parlava si trovava davanti a lui :D ricordo che disse parlando con me e mio marito.. »mi piacciono le foto di quella fotografa brava che è di Valdagno… » ignorava che fossi io, ma sinceramente non mi importava di non essere stata riconosciuta, il fatto che il mio lavoro fosse apprezzato contava per me molto di più
Hai una tua tecnica o ami fotografare qualcosa in particolare?
Sono una fotografa dilettante, non sono una professionista, non ho fatto corsi, sono completamente autodidatta, mio marito è stato il mio maestro e mentore. Poi ho imparato sul campo. Sono molto istintiva, e seguo la partita dall’inizio alla fine da dietro l’obiettivo della macchina senza mai staccare gli occhi. Poi quando « sento » che qualcosa sta per accadere scatto. Oramai conosco il gioco, le movenze dei giocatori, è un po’ come fare bird watching
Potrebbe essere questo il tuo mestiere in un prossimo futuro? (se già non lo è)
Mi piacerebbe, magari quando andrò in pensione :D :D ma la vedo dura (per la pensione)
Come riesci a gestire il tuo tempo tra questa tua passione e il tempo che dedichi al tuo lavoro e alla famiglia?
Prima di diventare mamma non avevo problemi, ora devo fare i salti mortali per trovare il tempo di seguire le partite e fare le foto e curare la postproduzione. Fortunatamente mia suocera si è appassionata a questo sport, così al sabato ultimamente mi segue a Breganze con mio figlio e mio marito. Mi fa da babysitter mentre io fotografo.
Grazie Elisa !
Liens utiles
Les photographes italiens de rink hockey : Alberto Vanelli
Les photographes italiens de rink hockey : Elisa Ercego
Les photographes italiens de rink hockey : Romeo Deganello
Les photographes italiens de rink hockey : Gabriele Baldi